Il caffè è la prima fonte di ispirazione della vostra giornata? Sicuramente l’aroma del caffè che dalla cucina si propaga per casa è qualcosa che fa parte di noi.
Qualcosa di innato come l’arte che potreste avere nascosta in voi e che il caffè potrebbe rivelare.
Dipingere con il caffè! Avete mai provato?

Innanzitutto munitevi di un foglio poroso, pennelli, tavolozza e una matita, che può sempre tornare utile. Preparate dunque un caffè, meglio se ristretto, e mi raccomando: non bevetelo! Anzi, lasciatelo raffreddare e versatelo quindi nella tavolozza (anche una ciotolina o addirittura il piattino della tazzina possono andar bene).
Dopo aver scelto il soggetto da dipingere, è dunque arrivato il momento di intingere il pennello nel caffè e utilizzare questa preziosa bevanda per tracciare strati e ombre del vostro piccolo capolavoro. Per modulare il colore e schiarire basta aggiungere dell’acqua, se volete invece dei toni più scuri, aspettate che il primo strato sia asciutto e passate un secondo strato.
Per chi sta sperimentando per la prima volta il Coffee Painting, è consigliabile prima tracciare con la matita il disegno che avete in mente di realizzare.

Se avete tutti gli strumenti ma a mancare è l’ispirazione, eccovi alcuni artisti e capolavori di caffè!
C’è chi usa le foglie, chi direttamente un tavolo bianco. C’è persino chi si lascia ispirare dal momento, intingendo le dita in una tiepida tazzina di oro nero.

Fra le poche immaginarie a praticare l’arte di dipingere con il caffè in Italia, Giulia Bernardelli cerca il significato autentico nelle cose e lo fa anche nelle sue pitture. Racconta che l’ispirazione nacque qualche anno fa, quando immaginò cosa potesse nascere dalle polveri di caffè composte su un tavolo bianco. Da lì, la sua esperienza è cresciuta e si è arricchita di dettagli sempre nuovi, che espone sul suo profilo Instragram. I suoi strumenti? Anche uno stuzzicadenti potrebbe fare al caso suo. E poi il caffè, in bevanda o in polvere, materia prima d’eccezione per vere e proprie opere d’arte. Le sue figure ritraggono animali, persone e personaggi illustri.

Nel panorama degli artisti del caffè, non possiamo non citare l’indonesiano Ghidaq al-Nizar, che spennella a punta finissima su tele molto originali: le foglie d’autunno. È proprio sulle foglie cadute, dai classici colori caldi autunnali, che Ghidaq al-Nizar riproduce fotogrammi di vita e nicchie di paesaggio, densi di intimità e sentimento. Per lui, il Coffee Painting è un’arte utile, perché nasce dal riciclo, utilizzando appunto le foglie morte e i fondi delle tazzine di caffè. Dà gioiosa esistenza a ciò che è finito, spento.

E c’è anche Red Hong Yi, giovane artista malese, che si distingue per la modalità di creazione: non tocchi di pennello, ma texture create dallo stampo – dalla macchia, proprio – lasciato su un piano da oggetti comuni, come ad esempio le stesse tazzine di caffè.

Maria A. Aristidou, artista britannica, ha scoperto di adorare il Coffee Painting versando accidentalmente del caffè su un foglio di carta. Da allora, per i suoi personaggi – dai cartoni animati a volti noti del cinema e dell’arte – utilizza diverse miscele di caffè a seconda dell’effetto di sfumatura desiderato.

Michael Aaron Williams dipinge invece i suoi capolavori su fogli di carta antica risalente agli anni ’20 e ’30. Dipinti di una bellezza disarmante che mettono in risalto tutta la fragilità del supporto.

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